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"Beautiful losers è una storia d'amore, un salmo, una messa nera, un monumento, una satira, una preghiera, un grido, la mappa di una strada attraverso luoghi selvaggi, uno scherzo, un affronto di cattivo gusto, un'allucinazione, una noia, un irrilevante sfoggio di virtuosismo malato, un trattato gesuitico, una stravaganza escatologica, in breve: una sgradevole epica religiosa di incomparabile bellezza". Così Leonard Cohen definiva il suo romanzo in una lettera all'editore datata 1966, l'anno in cui uscì Belli e perdenti. Il libro contiene, miscelati con veemenza e poesia, tutti gli ingredienti degli anni Sessanta e dell'uomo che ne fu uno dei più autorevoli inventori.